[ITALIANO di seguito]
Hoollapalooza (it would be Ullapool, but you know I like to rename everything!) is a really nice place. Last night it treated us to a beautiful sunset and an excellent fried haddock burger and chips, accompanied by a lager beer.
This morning we struggled a bit with the usual midges to take down the tent, but consoled ourselves with a hearty breakfast in a nice bar called ‘The Bothy’.
After a chat with the barmaids, we set off.
Today’s programme includes a long stage of 130 kilometres, but all on asphalt. After yesterday’s experience, we decided to avoid the ride on the unmaintainable paths in the middle of the marshes and enjoy the coastal road that goes up and down, plunging into the fjords.
After about twenty kilometres eastwards on the main road going towards Inverness, we turned right and took a secondary road that actually went back west, but on the other side of the fjord.
The view is so captivating that it is difficult to take your eyes off everything around you to check the bike.
The landscape is constantly changing: from the ocean with its myriad of submerged islands, to mountains, rivers and lakes.
Today is a beautiful, sunny day and we are really enjoying it!
Between a stop to have a look at a whirlpool and one for a pee, which then required removing 4-5 micro-ticks, lunchtime arrives and we stop at a tiny market that doubles as a service station and post office.
The shop assistant asks us about our journey and gives us some useful information about the route ahead of us. She also tells us that she can also make us a nice coffee, which we certainly do not refuse! He was right, by the standards here, it was good.
We set off again and from a distance we spot a seal lying on a rock, cool! I had never seen them except in captivity.
As we approach yet another climb, someone shouts ‘FORZA, FORZA!’ to us.
They are the two tent neighbours from Milan who in the meantime had overtaken us with their camper van.
This gives us the charge to drive the last few kilometres along a beautiful but windswept lake.
However, we manage to arrive at the campsite at a decent time and eat a nice pizza in a little restaurant whose mood reminds me so much of the Oste di Borgo.
The owner is very nice and we spend quite a bit of time chatting, discovering that he too is one of the many who cried when the UK left the EU.
Now more wrestling with those bugs to get into the tent and into bed.
[ITA]
Hoollapalooza (sarebbe Ullapool, ma si sa che mi piace rinominare tutto!) è veramente un bel posto. Ieri sera ci ha offerto uno stupendo tramonto ed un ottimo burger di haddock fritto e chips, accompagnati da una lager beer.
Stamattina abbiamo lottato un po’ con i soliti midges per smontare la tenda, ma ci consoliamo con una lauta colazione in un bel bar chiamato “The Bothy”.
Dopo due chiacchiere con le bariste, partiamo.
Il programma di oggi prevede una tappa lunga di 130 chilometri, ma tutta su asfalto. Provati dall’esperienza di ieri, abbiamo deciso di evitare il giro nei sentieri infattibili in mezzo alle paludi e goderci la strada litoranea che sale e scende, immergendosi nei fiordi.
Pedalati una ventina di chilometri verso est sulla direttrice principale che va verso Inverness, abbiamo girato a destra ed inforcata una secondaria che di fatto tornava verso ovest, ma dalla parte di là del fiordo.
La vista è così ammaliante che è difficile staccare gli occhi da tutto ciò che ci circonda per controllare la bici.
Il paesaggio cambia di continuo: dell’oceano con la miriade di isole immerse, alle montagne, ai fiumi, ai laghi.
Oggi è una bella giornata di sole e ce la stiamo proprio godendo!
Tra una sosta per dare un’occhiata ad un gorgo ed una per la pipì che ha poi richiesto di togliersi di dosso 4-5 microzecche, arriva l’ora di pranzo e ci fermiamo in un minuscolo market che fa anche da stazione di servizio ed ufficio postale.
La commessa ci chiede qualche informazione sul nostro viaggio e ci da alcune notizie utili sul tragitto che abbiamo di fronte. Ci tiene inoltre a dirci che può anche prepararci un buon caffè che di certo non rifiutiamo! Aveva ragione, per gli standard di qui, era buono.
Ripartiamo e da lontano avvistiamo una foca distesa su uno scoglio, forte! Non le avevo mai viste se non un cattività.
Mentre approcciamo l’ennesima salita, qualcuno ci urla “FORZA, FORZA!”.
Sono i due vicini di tenda di Milano che nel frattempo ci avevano superati con il camper.
Questo ci dà la carica per percorrere anche gli ultimi chilometri lungo un lago bellissimo, ma controvento.
Riusciamo comunque ad arrivare in campeggio ad un orario decente e mangiarci una bella pizza in un localino il cui mood mi ricorda tantissimo quello dell’Oste di Borgo.
Il titolare è simpaticissimo e spendiamo un bel po’ di tempo a chiacchierare, scoprendo che anche lui è uno dei tanti che ha pianto quando il Regno Unito è uscito dall’UE.
Ora altra lotta con quegli insettacci per entrare in tenda e a letto.
