Day #23 – Il canorso

La nottata nel tugurio trascorre tranquilla e appena svegli ci concediamo una bella doccia bollente nei caldi ed accoglienti bagni del campeggio; sarebbe stato stupendo averli esplorati ieri sera!! 🙁

Ripartiamo e fa molto freddo, praticamente come in una giornata novembrina in Italia. Dopo pochi chilometri ci fermiamo a scaldarci un po’ in un caffè che da fuori sembra una baracca degna delle peggiori bidonvilles, ma che si rivela invece mooolto carino ed accogliente. A far la guardia, un enorme cagnone bianco sicuramente incrociato con l’orso polare!

Rinvigoriti dalla sosta, ripartiamo per Alta, attraversando un bellissimo canyon in discesa, ma ricomincia a piovere. Dopo un paio di decine di chilometri sotto l’acqua, arriviamo finalmente ad Alta, città non tanto alta, ma più alta di altre.
Al primo supermarket facciamo scorta di schifezze e vivande per la cena, pensando di riuscire ad arrivare ad Olderfjord. Iniziano, però, le salite (l’avevo detto che Alta è alta!), addirittura passiamo accanto ad un comprensorio sciistico, affacciato direttamente sulle barche dei pescatori nel mare sottostante! (mah…)

La strada è terribile: continui saliscendi e tratti sterrati a causa dei lavori in corso. Faccio segno ad un operaio che guida una ruspa di spianare un po’ le colline e con sorpresa alza il pollice verso l’alto: ha capito!! Quando torneremo la prossima volta nel 3017, troveremo una bellissima dirittura pianeggiante!

Dobbiamo abbandonare l’idea di arrivare ad Olderfjord in quanto sono quasi le 22 (per fortuna che non è mai buio!) e Mara (ma anche io) inizia a dare segni di stanchezza e ci fermiamo in un hotel a Skaidi.
In camera consumiamo la cena a base di un sacco di cose. Non ci vedevo più dalla fame, quindi penso di aver finito anche un tubetto di dentifricio.

Giusto il tempo di una doccia e via a letto, aspettando con trepidazione la colazione a buffet del giorno dopo!

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